Part-time discriminati. La Cgil c’è

Lavoratrice degli appalti scolastici (ristorazione, pulizia, etc), assistente alla persona nella scuola (con contratto delle cooperative sociali), insegnante nella scuola privata

Sei un part-time ciclico se non lavori a tempo pieno; sei assunto a tempo indeterminato; in alcuni periodi dell’anno non lavori.
Sei un part-time ciclico se sei discriminato nell’accesso alla pensione.

A dirlo non siamo noi ma l’Unione europea (direttiva 97/81/CE) e la Corte di Giustizia europea nell’affermare il principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo parziale e lavoratori a tempo pieno.

Questo significa che l’anzianità contributiva per il lavoratore a tempo parziale deve essere calcolata nello stesso modo del lavoratore a tempo pieno.

E questo vale sia per i part time verticali (con periodi di sospensione) che per quelli orizzontali (lavorano tutto l’anno).

L’Italia e l’Inps fanno finta di nulla. Ma sbagliano e tante sentenze ci stanno dando ragione

A Brescia sono già 200 i lavoratori e le lavoratrici che hanno fatto ricorso.
In Lombardia sono più di 2mila. In Italia molti di più…

CONTATTACI, VIENI INCONTRO AI TUOI DIRITTI!

Una risposta a “Part-time discriminati. La Cgil c’è”

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