Rassegna stampa

RASSEGNA STAMPA
Alcuni articoli usciti sulla stampa locale e nazionale

30 giugno 2016 | Corriere della Sera (Milano)
Una class action contro l’Inps delle lavoratrici negli appalti scuola

30 giugno 2016 | Il Giorno (Milano)
Mille scodellatrici lanciano class action contro l’Inps

07 marzo 2017 | Bresciaoggi
Part-time discriminati: class action contro l’Inps

06 luglio 2017 | Bresciaoggi
Asili, gli ausiliari protestano: “In estate niente stipendio”

07 luglio 2017 | Giornale di Brescia
Gli ausiliari di scuole e asili chiedono una maggiore tutela

25 luglio 2017 | Corriere della Sera (Brescia)
Pensioni “miraggio”: class action per non essere discriminati

25 luglio 2017 | Giornale di Brescia
Conteggio contributi. 180 lavoratori fanno class action

16 ottobre 2017 | La Repubblica
Lavoro part-time, l’Inps deve coprire i vuoti contributivi

01 novembre 2017 | Giornale di Brescia
Ausiliari delle scuole. Apertura da Roma sul tema contributi

01 novembre 2017 | Bresciaoggi
Appalti scolartici: prima risposta dal ministero. “Ora azioni concrete”

01 novembre 2017 | Corriere della sera (Brescia)
Appalti scuola: il ministro invoca una nuova legge

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SENTENZE
Alcune sentenze

Tribunale di Milano, sezione lavoro
sentenza n.2068/2017 di una lavoratrice contro l’Inps
“…appare innegabile l’ingiustificata disparità di trattamento, derivante da tale sistema, fra dipendenti con contratto part time orizzontale (cui è garantito l’accredito di 52 settimane contributive) e dipendenti con contratto part time verticale ciclico (cui è garantito l’accredito delle sole settimane effettivamente retribuite), pur in presenza di una pari quantità di ore di lavoro, nonché fra questi ultimi ed i dipendenti a tempo pieno che godono della contribuzione per 52 settimane annue, pur essendo entrambe le categorie titolari di un contratti di lavoro che dà origine ad un rapporto unitario immune da sospensioni…”.
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Tribunale di Trento, sezione lavoro
sentenza n.154/2017 di una lavoratrice contro l’Inps
“Il tribunale di Trento,
1. In accoglimento della domanda proposta dalla ricorrente, accerta il diritto di Bastardi Giuseppina a che l’anzianità contributiva utile ai fini della determinazione della data di acquisizione del diritto alla pensione sia calcolata prendendo in considerazione la durata del rapporto di lavoro a tempo parziale verticale nel periodo 2003-2015 e non solo i periodi effettivamente lavorati, con condanna dell’I.N.P.S. a compiere i necessari atti di esecuzione.
2. Condanna l’I.N.P.S. alla rifusione, in favore della ricorrente delle spese di giudizio, liquidate nella somma complessiva di € 1.800,00, maggiorata del 15% per spese forfettarie ex art. 2 co.2 d.m. 10.3.2014, n. 55, oltre ad IVA e CNPA”.
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L’Inps insiste, ma la Corte rigetta il ricorso e condanna l’ente
Sentenza n.8565 della Cassazione (29 aprile 2016)

“Deve quindi concludersi che, al di là della misura della pensione, i lavoratori con orario di lavoro part time verticale ciclico, non possono vedersi esclusi dall’anzianità contributiva tout court i periodi non lavorati nell’ambito del programma negoziale lavorativo concordato, e che in tal senso, in conformità del principio di supremazia della normativa comunitaria rispetto a quella nazionale in contrasto con essa (ex artt. 11 e 117 Cost.), deve essere interpretato (deve infatti considerarsi che il primato del diritto europeo non incide sulla validità delle norme interne, ma riguarda la loro applicazione) la L. n. 638 del 1983, ridetto art. 7, comma 1, con riferimento all’anzianità previdenziale dei lavoratori con orario part time verticale. Nè occorre sollevare alcuna questione di legittimità costituzionale della norma in esame, prevalendo senz’altro l’applicazione del diritto europeo (C. Cost. n. 284/07)
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